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Decreto Cura Italia per gli acquisti di servizi informatici delle PA
THCS soddisfa pienamente i requisiti richiesti dall’art. 75 del Decreto Legge “Cura Italia” e si propone di affiancare le PA nel percorso di trasformazione digitale necessario per favorire l’accesso dei cittadini ai servizi e diffondere lo smartworking.
L’articolo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ridefinisce i rapporti tra Pubblica Amministrazione e fornitori di servizi tecnologia, evidenziando che “per favorire la diffusione del lavoro agile e di servizi in rete per l’accesso di cittadini e imprese, quali ulteriori misure di contrasto agli effetti dell’ emergenza Coronavirus, le PA sono autorizzate, fino al 31 dicembre 2020, ad acquistare beni e servizi informatici, preferibilmente basati sul modello cloud SaaS (Software as a Service), mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara ai sensi dell’articolo 63, comma 2, lett. c), del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, selezionando l’affidatario tra almeno quattro operatori economici, di cui almeno una «start-up innovativa» o un «piccola e media impresa innovativa», iscritta nell’apposita sezione speciale del registro delle imprese di cui all’articolo 25, comma 8, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, L. 17 dicembre 2012, n. 221 e all’articolo 4, comma 2, del decreto-legge 24 gennaio 2015, n. 3, convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, L. 24 marzo 2015, n. 33.